Eguaglianza

 

 

 

Nelle fabbriche moderne, i sistemi di produzione automatizzata riescono a creare oggetti semplici o complessi perfettamente uguali gli uni agli altri : bulloni, lampadine, tessuti, automobili, stoviglie, elettrodomestici non sono fra loro distinguibili, ad eccezione di quei pezzi che, per un momentaneo difetto nel processo di produzione, presentano delle minime differenze rispetto allo standard prestabilito. Questi oggetti "diversi" vengono "scartati" in quanto diseguali.

Gli uomini non sono il prodotto di un sistema automatizzato. Lo potranno essere solo quando la clonazione non diverrà l'unico sistema accettato e praticato per la loro riproduzione. Per il momento gli uomini non nascono uguali ; sono simili ma non mai uguali; neppure i gemelli monozigoti sono perfettamente uguali sotto il profilo fisico; tanto meno lo sono sotto l'aspetto psicologico e caratteriale ( uno si chiama Romolo, l'altro Remo; il primo è un'assassino, l'altro la sua vittima).

In natura nulla è uguale a qualcos'altro. Il macrocosmo, per quanto lo conosciamo è fatto di costellazioni singolari nella loro unicità; ogni stella ha caratteristiche morfologiche e funzionali del tutto proprie, così come i pianeti e i loro satelliti non hanno l'eguale in tutto l'universo conosciuto.

Per quanto si sappia, pare che anche il microcosmo presentì le stesse caratteristiche del macrocosmo. Elementi di base uguali generano una infinita molteplicità di forme diverse.

Non un filo d'erba in natura è uguale ad un suo simile, lo stesso vale per gli animali e, almeno così parrebbe, non esistono due pietre perfettamente uguali.

Se a tutto questo aggiungiamo che la natura, uomini compresi, vive in un costante divenire, si fa veramente arduo credere che l'eguaglianza possa sussistere in un contesto di eterna impermanenza.

Nel caso degli uomini nessuno di loro resta uguale a se stesso durante il proprio ciclo vitale. Dalla nascita fino all'ultimo istante di vita terrena l'individuo muta in maniera costante nella fisionomia, nel carattere, nella vitalità, nei sentimenti, nel discernimento.

Se dunque la diversità e l'impermanenza sono le caratteristiche essenziali della natura e di tutto quel che essa contiene, c'è da chiedersi da cosa scaturisca nella mente dell'uomo il feticcio dell'uguaglianza..

Nessuno ama arrivare ultimo in una competizione sportiva. Talvolta si arriva ad odiare chi è meglio dotato perchè questi rappresenta il superamento di fatto del limite che mette a nudo l'inadeguatezza del meno forte. L'invidia è di fatto il peccato capitale più diffuso; lo praticano gli individui, le classi sociali , le aziende di produzione di beni e servizi, gli Stati.

Rivoluzioni, guerre, sopraffazioni hanno come denominatore comune proprio questo peccato.

 

J.J. Rousseau

 

I liberi pensatori dell'età dei lumi e del positivismo hanno tentato, in buona fede, di porre rimedio a questo ancestrale stato di cose , negando la diversità quale stato naturale dell'uomo ( e grazie a Dio si sono limitati alla nostra specie) e sostenedo il suo contrario, cioè che siamo tutti uguali.

La falsa verità di pochi ha generato la menzogna collettiva così che il "rimedio" è risultato peggiore del male, come cercherò di spiegare fra poco.

I Francesi hanno preso alla lettera gli assunti di Voltaire, di Rousseau e di Montesqiueu e hanno messo mano alla mannaia. Tagliando teste sulla Piazza della Bastiglia, non a caso ribattezzata "Place de la Concorde", hanno reso uguali le persone: dal collo in giù.

 

Place de la concorde
Danton
Roberspierre
Marat

 

Così è nato lo Stato moderno in Francia. Il modello andava esportato e voilà Napoleone Bonaparte che in nome della libertà, della fraternità e dell'uguaglianza ha messo a ferro e fuoco l'Europa, parte dell'Africa e delle Americhe autoincoronandosi "Imperatore". Sete di dominio, di potere ed arbitrio si sono imposti dietro l'egida della triade ideale, esempio luminoso dell'uso ambiguo delle parole "liberté, fraternité, égalité".

 

Napoleone Bonaparte

 

Le nuove classi dominanti salite al potere dopo il crollo dell'ancien règime hanno fatto ricorso ad un mix di queste tre parole evocative per legittimare se stesse agli occhi dei popoli e del nuovo corso storico.

La borghesia ha privilegiato il binomio libertà/fraternità; il proletariato la fraternità/eguaglianza. La prima ha dato vita agli Stati liberali dell'Europa Occidentale e del Nord America; il secondo agli Stati a regime comunista dell'Europa Orientale e della Cina.

In entrambi i casi le nuove fonti di ispirazione hanno generato degli stati fondati sulla menzogna poichè, come abbiamo visto trattando di ideologia, il concetto di libertà così come quelli di eguaglianza e di fratellanza sono profondamente ambigui, parziali e fuorvianti.